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Titolo V - Amministrazione e patrimonio

Art. 21 - Risorse economiche e patrimonio

Le risorse economiche dell'associazione provengono da:

  • quote e contributi degli associati;
  • eredità, donazioni e legati;
  • contributi dello Stato, delle regioni, di enti locali, di enti o di istituzioni pubblici, anche finalizzati al sostegno di specifici e documentati programmi realizzati nell’ambito dei fini statutari;
  • contributi dell’Unione europea e di organismi internazionali;
  • entrate derivanti da prestazioni di servizi convenzionati;
  • proventi delle cessioni di beni e servizi agli associati e a terzi, anche attraverso lo svolgimento di attività economiche di natura commerciale, artigianale o agricola, svolte in maniera ausiliaria e sussidiaria e comunque finalizzate al raggiungimento degli obiettivi istituzionali;
  • erogazioni liberali degli associati e dei terzi;
  • entrate derivanti da iniziative promozionali finalizzate al proprio finanziamento, quali feste e sottoscrizioni anche a premi;

Art. 22 – Fondo di riserva

Si può prevedere un fondo di riserva in bilancio. Tale fondo accoglie gli avanzi di gestione eventualmente accumulati in attesa di essere reinvestiti nell'attività istituzionale, di norma nel successivo esercizio finanziario.

Art. 23 - Bilancio

L'esercizio sociale si intende dal 1 Gennaio al 31 Dicembre di ogni anno. Di esso deve essere presentato un rendiconto economico e finanziario all'Assemblea dei soci entro il 30 Aprile dell'anno successivo. Ulteriore deroga non superiore ai 60 giorni può essere prevista in caso di comprovata necessità o impedimento.

Entro il 31 di marzo il tesoriere sottopone il rendiconto al Collegio dei Revisori dei conti. Il rendiconto, dopo la sua approvazione, viene reso pubblico.

Il bilancio preventivo contiene la previsione e la programmazione economica dell'anno sociale successivo. È presentato dal tesoriere e deliberato dall'Assemblea dei soci con attinenza alla formulazione delle linee generali di attività dell'Associazione.

Il bilancio preventivo deve essere approvato entro il 31 dicembre. Può essere prevista una deroga massima di 90 giorni in caso di comprovata necessità o impedimento.

Le variazioni del bilancio preventivo vengono approvate dall'Assemblea dei soci su presentazione del Tesoriere, d'intesa con il Presidente.

Art. 24 – Proventi e avanzo di gestione

I proventi delle attività dell'associazione non possono in nessun caso essere divisi tra i soci, neppure in forme indirette.

L’eventuale avanzo di gestione viene reinvestito a favore di attività istituzionali statutariamente previste.